VOGLIO DELLE VACANZE… DA SOGNO! - SEMPRE PIÙ STRUTTURE RICETTIVE OFFRONO PERCORSI DI "GOOD SLEEPING", PER I "TURISTI DEL SONNO", COLORO CHE VIAGGIANO PER RECUPERARE IL SONNO PERSO DURANTE L'ANNO - CIRCA UN ITALIANO SU TRE HA DICHIARATO DI ANDARE IN VACANZA PER DORMIRE MEGLIO - IL NEUROLOGO LUIGI FERINI STRAMBI: "RELEGARE IL RIPOSO ESCLUSIVAMENTE ALLE VACANZE È UN ERRORE. OCCORRE UN'ABITUDINE AL SONNO REGOLARE ANCHE PER..."
Estratto dell'articolo di Francesca Del Vecchio per "la Stampa"
[…] Si chiama "sleep tourism", letteralmente "turismo del sonno", ed è una delle novità in fatto di soggiorni fuori casa. Si tratta di una serie di esperienze e attività proposte dalle strutture ricettive per facilitare il "dormire bene". L'obiettivo è quello di recuperare il sonno perso durante il lungo anno di lavoro e riposare meglio che a casa propria.
La tendenza, neanche a dirlo, è arrivata da oltreoceano dove ha preso piede soprattutto dopo il Covid. […] In Italia, dove il fenomeno è ancora poco conosciuto, un sondaggio realizzato da Booking - il portale di prenotazione di viaggi - ha fotografato una crescente consapevolezza in materia di benessere psicofisico: il 37% delle persone intervistate ha tra i primi obiettivi delle ferie quello di dormire meglio. Il 25% dedicherebbe intere giornate al sonno. […]
Secondo l'aggregatore di compagnie aeree Skyscanner, addirittura, un quarto dei viaggiatori italiani - circa il 24% - vede nel sonno l'attività centrale delle proprie ferie future. […] il fenomeno evidenzia anche le criticità di una vita iperconnessa ed eccessivamente "accelerata". A partire dall'abitudine di «consultare il cellulare o lo smartwatch prima di andare a letto che rende difficile l'addormentamento poiché mantiene attivi i centri della veglia», spiega il professor Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro di Medicina del Sonno dell'Ospedale San Raffaele di Milano e ordinario di Neurologia all'Università Vita-Salute.
«Le notifiche che ci arrivano mentre stiamo dormendo - aggiunge - provocano dei microrisvegli che incidono negativamente sulla qualità del sonno». Motivo per cui, i percorsi di "good sleeping" proposti da resort e relais prevedono un parziale abbandono di telefonini e computer. «Chiaramente non bastano cinque o dieci giorni per recuperare il sonno perso in svariati mesi», precisa ancora Strambi […] Tuttavia, secondo Strambi, «se queste sessioni immersive servono a insegnare qualcosa sui benefici di un riposo regolare, ben vengano». Spesso, comunque, in soggetti che soffrono d'insonnia «cambiare luogo in cui dormire incide positivamente. ».
L'offerta di attività in queste strutture è varia e personalizzata. Insieme a un consulente si possono fare sedute di meditazione nella natura, "tranquillity massage", sessioni di nidra yoga - una particolare tecnica yogi che favorisce il sonno - ma anche rilassamento a base di onde binaurali, ovvero impulsi sonori particolarmente bassi in grado di influire positivamente sullo stress. E ancora aromaterapia e docce all'eucalipto.
Il punto di forza di questi percorsi è certamente il menù dei cuscini dal quale scegliere la tipologia che si preferisce. […] Alcune strutture prevedono addirittura l'opzione tra camere con materasso in memory e camere con materasso ad acqua. Rigorosamente tutte insonorizzate e dotate di tende oscuranti per proteggere dalle luci esterne. Infine, per monitorare la qualità del sonno viene applicato uno "smart clock", un dispositivo che controlli quante ore di sonno REM abbiamo dormito.
«L'altro aspetto centrale in questi percorsi è l'attenzione al cibo. - precisa ancora Strambi - Uno dei problemi principali dell'addormentamento è la quantità, ma anche un eccessivo apporto di cibi proteici o a base di soia non contribuisce a farci addormentare poiché aumenta la frequenza cardiaca, mentre avremmo bisogno di ridurre l'attività del sistema nervoso simpatico (quello che prepara l'organismo a reagire a situazioni di stress, ndr)».
In tutta Italia, comunque, sono diverse le strutture che hanno creato dei percorsi di "deep sleep" (sonno profondo). […] ce n'è per tutti i gusti e per tutte le esigenze. Ma non per tutte le tasche, visto che un pacchetto benessere di almeno tre notti - soggiorno minimo richiesto - può costare dai 1.500 euro a persona. Certo, secondo Strambi, «relegare il riposo esclusivamente alle vacanze è un errore. Occorre un'abitudine al e al sonno regolare anche per prevenire le malattie».